Diciamolo subito: non è tutto oro ciò che luccica.
Ma è proprio ciò che non luccica a custodire le verità più preziose.
Oggi voglio portarti con me nel backstage — non dell’evento, ma del mio cuore.
Perché dietro le foto, gli abiti e le luci di Cannes, ho vissuto uno di quei momenti che ti cambiano.
E forse… potrebbe farlo anche per Te.
La prima cosa che mi sento di dirti è che sono grato di aver vissuto un’esperienza così: effettivamente non capita tutti i giorni di esporre al Festival di Cannes.
Sono grato di aver esposto al lato di Artisti da paura. E sono grato di aver potuto portare mia figlia con me. Mi ha fatto sentire orgoglioso di me stesso, perché ho potuto mostrarle cosa fa “papà in ufficio”.
Ma come spesso ho potuto notare nella mia vita, con grandi risultati vengono anche grandi conflitti interiori.
Il primo su tutti è quello di sentirmi fuori luogo in un posto come Cannes, dove un caffè costa 7 euro e anche il senza tetto ostenta ricchezza indossando una vecchia maglietta di Ralph Lauren.
Ammetto che mi sono sentito a disagio.
Mi sono sentito di appartenere a un altro mondo.
Il conflitto che ho vissuto -e che vivo da anni ormai- è tra la mia Essenza spirituale da un lato, e la mia voglia di benessere e abbondanza materiali dall’altro.
Conciliare questi due mondi è ancora un work in progress, ma sono sicuro che prima o poi una quadra la troverò.
(Ma non mi vedrai mai ostentare qualcosa che non sono, questo è sicuro!).
Il secondo conflitto che ho vissuto mi pesa molto raccontartelo, perché tocca proprio dei nervi scoperti.
Però sento che con Te posso essere totalmente trasparente, perché siamo entrambi Disobbedienti che lottano ogni giorno per essere un po’ migliori del giorno prima.
Ecco: a Cannes io mi sono sentito piccolo piccolo. Un principiante alle prime armi. Un artista amatoriale.
Devi sapere che non ho esposto da solo: eravamo 15 artisti.
14 di loro hanno una carriera da giù il cappello.
10 di loro fanno con le loro mani cose che io non riesco nemmeno a concepire. Hanno un talento innato e una tecnica sopraffina, che abbinati alla loro visione artistica li rende davvero eccezionali.
E io al loro cospetto mi sento così scarso e imperfetto.
E ogni volta che esibisco in situazioni come queste passo il tempo a pensare a quanto distante sia io da loro. È terribile onestamente, non mi godo quasi nulla dell’evento.
Però a bocce ferme su questa cosa ho fatto 2 riflessioni che mi hanno illuminato, e che forse possono offrire qualche spunto anche a Te.
La prima riflessione è questa: se una società che organizza eventi al Festival di Cannes sceglie di esporre me, un motivo ci sarà.
Dato che non porto né soldi, né sponsor, né ospiti famosi… probabilmente sono un po’ più bravo di quello che penso 😛
Ed è importante riconoscerlo: quante volte nella vita le nostre insicurezze non ci permettono di vedere quanto siamo Grandi?
Quante volte non ci rendiamo davvero conto del nostro valore?
La seconda riflessione riguarda la mia Arte, ed è questa:
La mia Arte è imperfetta, insicura e dannatamente ruvida, così tanto che a volte urta gli occhi.
Ma la sua bellezza è proprio questa: l’essere fieramente autentica. Selvaggia. Pura.
Ecco: se penso a questo, allora non posso che essere orgoglioso della mia Arte, perché riflette davvero ciò che sto cercando di costruire per me e anche con voi: Autenticità. Unicità. Libertà di Essere.
È da quando sono adolescente che sogno un mondo dove ognuno è libero di esprimersi per quello che è, senza compromessi né filtri.
E se la mia Arte rappresenta questo, non posso che esserne fiero.
Anche quando esteticamente ci sono opere d’arte di altri artisti che sono 20 gradini sopra.
Perché l’essere davvero autentico nella mia scala dei valori conta di più.
E credo che a volte sia proprio necessario fermarsi e rimettere a fuoco i propri valori, perché magari ci rendiamo conto che siamo più avanti nel Cammino di quanto pensassimo.
L’ultima cosa che mi porto a casa da Cannes è una realizzazione che ho fatto, che mi ha dato chiarezza assoluta su chi sono e che contributo voglio dare al mondo.
Mentre ero a Cannes -in quel caos di emozioni- ad un certo punto ho avuto un momento catartico.
E ho realizzato che ci sono solo 3 cose che davvero portano gioia nella mia vita:
Ecco: sui punti 1 e 2 direi che sono sulla buona strada.
Ma per essere davvero felice (e restituire anche un po’ di ciò che la Vita mi sta dando) sento che sul punto 3 devo lavorare di più.
Devo espormi di più. Essere ancora più autentico e vulnerabile.
E magari condividere di più con persone come Te i segreti della Creatività Spirituale, così che sempre più persone possano assaporare quella gioia di vivere che si gusta solo quando si può essere totalmente se stessi, e con la propria Unicità rivoluzionare il mondo.
Voglio chiudere ringraziandoti del supporto.
Tu mi dirai “ma che supporto?!?!”
Forse non lo sai, ma il fatto di sapere che leggerai questo post è il motivo che mi ha spinto ad aprirmi così. A fare un altro passo verso l’Autenticità e il sogno di un mondo libero e autentico.
E per questo ti ringrazio di cuore e ti abbraccio.
Sfida l’ordinario, abbraccia l’insolito. Sempre.
Emanuele
Sono Emanuele “Renton” Fortunati, ricercatore spirituale ed esoterico: l'arte è il laboratorio dove porto avanti i miei esperimenti.
Il mio scopo è rivelare le connessioni tra il mondo spirituale e quello materiale, perché credo che l'essenza di ogni Essere Umano si nasconda proprio al confine tra questi due mondi.
Ciò che mi muove è l'idea che in ognuno di noi esista un'identità grezza, libera da condizionamenti sociali e culturali, e che se ampliamo abbastanza la conoscenza di noi stessi e della realtà che ci circonda, possiamo finalmente essere liberi di abbracciare questa nostra vera identità. La nostra essenza appunto.
E, così, essere anche liberi di vivere secondo le nostre inclinazioni e creare il nostro personale e unico percorso di vita.
Negli anni mi sono reso conto che servono 2 "passi" per trovare la propria Essenza.
Il primo passo è quello di iniziare a disobbedire: abbandonare le regole sociali e i condizionamenti che ti impediscono di vivere secondo la tua vera natura.
Il secondo passo è quello di trovare propria Identità Spirituale: è l'unico modo per poter davvero risplendere, ed essere un faro anche per gli altri intorno a Te.
Ecco: se la mia arte ruota tutta attorno a questo secondo punto, queste pagine, invece, raccontano come io personalmente vivo sia la ricerca spirituale che la disobbedienza, con l'idea che queste condivisioni possano in qualche modo tornare utili anche a Te e al tuo Percorso.
Qui puoi trovare spunti di riflessione, testi che espandono i miei progetti artistici e il dietro le quinte delle mie opere e dei miei progetti. E anche un po' (tanta) di sana disobbedienza!